La città di Casoria, situata a pochi chilometri da Napoli è oggi uno dei centri più abitati della Campania. Antico centro agricolo nel corso della sua storia ha dato i natali a personaggi di grande importanza: come il creatore del diritto internazionale privato Nicola Rocco e Padre Ludovico da Casoria divenuto Santo nel 2014. Nel suo centro storico si possono ammirare opere di grande valore artistico che vanno da sepolture del XIII secolo fino a istallazioni di arte contemporanea. Purtroppo alcuni monumenti non sono valorizzati e manca un lavoro costante di manutenzione e restauro. Queste “lacune” nel tempo hanno determinato un cattivo stato di conservazione di alcune opere che pian piano rischiano di sparire. In qualità di guida turistica nata e cresciuta a Casoria, è mio dovere, oltre che piacere, raccontarvi qualcosa della mia città.
Cenni storici
Le origini di Casoria sono antichissime come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici, rinvenuti a metà ‘900, risalenti al II secolo d.C. Nel Medioevo il villaggio fu di proprietà di diversi feudatari e signorotti fino al suo riscatto avvenuto nell’aprile del 1631 ad opera di Giovanni Pisa divenuto il primo sindaco. All’epoca Casoria aveva circa 1600 abitanti e venne inserita tra i casali appartenenti al territorio Napoletano. Alla metà dell’800 ci fu un importante bonifica del territorio che agevolò l’economia della città basata principalmente sulla coltivazione di viti, legumi e cereali e sulla lavorazione della canapa.

Sempre nel XIX secolo la città acquisì grande fama grazie alla presenza sul territorio di religiosi come San Ludovico da Casoria, Santa Maria Cristina Brando, Santa Giulia Salzano e Beata Luigia Velotti. A partire dal XX secolo si è andata piano piano perdendo l’identità agricola che aveva caratterizzato per secoli la città lasciando spazio all’industrializzazione che ha portato ad una impennata demografica.
Basilica di San Mauro
La chiesa più importante di Casoria è sicuramente la Basilica pontificia di San Mauro, dedicata al Santo protettore della città. L’edificio è in stile barocco ed è stato costruito nel 1606 in sostituzione di uno più antico. La chiesa ha una sola navata ricoperta da un bellissimo soffitto ligneo intarsiato e dorato che fa da cornice a tre tele di Pietro di Martino che narrano vicende della vita di S. Mauro. Ai lati vi sono dieci cappelle, la più grande è quella dedicata al Santo protettore rappresentato nella seicentesca statua lignea posizionata nella nicchia di fondo.

Nella chiesa sul lato sinistro si erge un settecentesco organo dorato composto da 753 canne e inserito in una cantoria in legno decorata in argento meccato. Passando al di sotto dell’organo si entra nella cappella Monserrato nella quale vi è una grande pala lignea, opera di Giovan Vincenzo d’Onofrio del 1600. L’opera rappresenta la Madonna di Monferrato con San Giovanni Battista, San Francesco d’Assisi, Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Antonio da Padova. Infine in basso sono ritratti i committenti dell’opera. Il presbiterio è dominato da un altare in marmi policromi alle spalle del quale vi è un dipinto di Domenico Antonio Vaccaro. Si tratta di una delle tre tele del pittore conservate nella chiesa nella quale è raffigurata la Madonna col bambino ed i Santi Mauro e Gennaro. L’opera oltre al grande valore artistico testimonia il forte rapporto esistente tra Casoria e Napoli nel 1700.
Congrega di Santa Maria della Pietà

A sinistra dell’altare si accede alla Congrega di Santa Maria della Pietà. L’ambiente è suggestivo: un aula riccamente decorata con affreschi di Pietro di Martino sul soffitto e sei tele sulle pareti laterali. L’opera che colpisce particolarmente l’attenzione è quella posizionata sull’altare maggiore. L’autore, ancora ignoto, ha dipinto una copia perfetta della “Pietà” del famoso Giuseppe de Ribera custodita nella Certosa di San Martino a Napoli. Dalla Congrega si accede all’ipogeo, utilizzato anticamente per le sepolture. In uno degli ambienti della terrasanta si sono conservati gli scolatoi, sedili in pietra dove venivano posizionati i cadaveri al fine di farli essiccare.
Cos’altro vedere a Casoria

Nel centro storico di Casoria, oltre alla basilica di San Mauro, ci sono tante altre chiese di grande valore. La seicentesca chiesa di San Benedetto all’interno della quale vi è il sepolcro di Giacomo Torello, un interessante monumento sia dal punto di vista artistico che storico. La chiesa di Santa Maria delle Grazie in stile roccocò al cui interno si conserva una tela attribuita a Francesco Solimena. La chiesa del SS. Sacramento in stile neo gotico con una bellissima facciata in tufo a vista. Nella chiesa è ancora presente la cosiddetta “grotticella” ossia la stanza di Maria Cristina Brando diventata Santa nel 2015. Alle spalle del Comune vi è poi la casa natale di Padre Ludovico da Casoria con la chiesa delle suore Elisabettine Bigie in stile ecclettico in voga tra fine ‘800 inizio ‘900.
Tanti ancora sono i tesori che custodisce la città ma per scoprirli tutti dovrai venirci a trovare. Per info su visite guidate contattaci e segui la nostra pagina facebook per restare sempre aggiornato sui nostri eventi.