"L’archeologia è una scienza che deve essere vissuta, deve essere ‘condita con l’umanità’. Un’archeologia morta, non è altro che polvere secca che soffia." Sir Mortimer Wheeler
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. distrusse non solo città, ma anche residenze situate nei dintorni del vulcano. Infatti lungo le zone costiere, apprezzate per la salubrità del clima, furono edificate sontuose ville con terrazze panoramiche aperte sul golfo, dette di otium, mentre nell’entroterra se ne costruirono altre, completamente diverse, dette rustiche usate per la coltivazione, l’allevamento e la lavorazione dei prodotti. Oggi è possibile visitare l’antica Oplontis con la Villa di Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, Stabia con Villa Arianna e Villa San Marco che con in suoi 11.000 mq è uno dei più grandi complessi romani visitabili, e Boscoreale con Villa Regina e l’Antiquarium una piccola, ma affascinante esposizione che raccoglie reperti della tradizione contadina provenienti da vari complessi situati alle pendici del Vesuvio. Un patrimonio che arricchisce e completa il quadro di informazioni che oggi possediamo e la visita guidata ti daá modo di ricostruire nel dettaglio vita quotidiana di duemila anni fa.